Gondolieri sub in azione, raccolte 4,5 tonnellate di rifiuti. A marzo si conclude lo scavo e la pulizia dei rii avviata dal Comune
Gondolieri sub in azione in Rio di San Luca, oggi pomeriggio, per ripulire il fondale sotto il Ponte de la Cortesia. Spettatori d’eccezione i giornalisti della stampa estera, in visita a Venezia per quattro giorni, che hanno assistito alla nona uscita dei subacquei.
All’appuntamento erano presenti il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto, e la consigliera Francesca Rogliani. “I gondolieri sono l’immagine della nostra città nel mondo – ha spiegato Giusto – attraverso loro lanciamo a visitatori e turisti un messaggio e la richiesta di rispetto nei confronti di Venezia. La nostra è una città fragile e delicata in cui esiste un equilibrio che diventa instabile con un nonnulla”.
Sul lavoro di squadra tra i volontari sub e l’Amministrazione è intervenuto Andrea Balbi, presidente della categoria dei gondolieri: “Siamo molto soddisfatti del nostro operato, che inaspettatamente ha riscosso e sta suscitando molto interesse in tutto il mondo – ha confermato – Vogliamo portare avanti il nostro progetto grazie anche al Comune che ci ha sempre supportato”.
All’azione dei gondolieri sub si affianca quella dell’Amministrazione. E’ infatti in via di conclusione la campagna di scavi in umido dei rii in centro storico. “Entro marzo termineremo un intervento che stiamo portando avanti da tre anni grazie alla collaborazione di tutti gli enti interessati alla mobilità sui canali come il Centro Maree, il Suem 118, i Vigili del Fuoco e il Gruppo Veritas – ha confermato Nicola Picco, presidente di Insula – È un intervento molto esteso e particolare perché si tratta di scavi in umido, quindi con la presenza dell’acqua nei canali. L’operazione è molto importante perché all’azione di scavo si affianca quella della manutenzione delle rive. Abbiamo completato lo scavo e la pulizia di 28 rii sui 30 individuati. I lavori, finanziati dalla Giunta con 4,5 milioni di euro, ad oggi hanno consentito di recuperare 30mila metri cubi di fango”.