Settima uscita sperimentale per i gondolieri sub: recuperati pneumatici, bottiglie, un lavandino, una caldaia, cavalletti e fusti di birra
Hanno trovato un fondale tappezzato di decine e decine di pneumatici di automobili, bottiglie, lattine, cavalletti delle passerelle dell’acqua alta, un lavandino, una caldaia, tubazioni e fusti di birra usati, i sei gondolieri sub dell’associazione di categoria Gondolieri di Venezia, supportati da 10 collaboratori volontari, che questa mattina si sono immersi per la settima volta in laguna, questa volta nelle acque del Rio di San Luca, nel tratto da Palazzo Grimani a Campo Manin, per recuperare altri rifiuti depositati sul fondo dei canali. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale erano presenti il consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni, Giovanni Giusto, la consigliera comunale Francesca Rogliani e il direttore della Direzione Progetti strategici, Ambientali e Politiche internazionali e di sviluppo, Marco Mastroianni.
Il nuovo appuntamento, il secondo del nuovo ciclo di immersioni previste dall’accordo siglato lo scorso ottobre con il Comune di Venezia, è stato preceduto da altri cinque interventi effettuati tra marzo e giugno scorsi, che hanno permesso di raccogliere oltre 2,5 tonnellate di rifiuti, spesso non riciclabili, che giacevano da tempo sotto acqua, adagiati sui fondali dei canali e rii, oltre alla prima immersione in notturna del 3 novembre scorso.
“Quello con i gondolieri sub – ha commentato il consigliere Giusto – è ormai diventato un appuntamento fisso per la nostra città. Quello che stupisce è che ad ogni intervento vengano recuperati nuovi rifiuti, questa volta un numero davvero elevato di vecchi copertoni. E’ un’opera sicuramente utile, non solo dal punto di vista materiale, ma anche per il valore di esempio che riveste. L’appello è quindi quello di essere molto attenti, per conservare i canali veneziani e i fondali in modo che possano continuare ad essere usufruibili. I comportamenti ambientali sbagliati vanno corretti per il bene di tutta la comunità”.
Come per le scorse immersioni, anche questa volta il materiale raccolto, circa 600 chilogrammi, è stato consegnato a Veritas per il trasporto e lo smaltimento.